Il nuovo ristorante sarà ospitato nel complesso residenziale di lusso denominato Pyramids Hills, porterà il suo nome (Pyramids Hills by Giorgio Diana) in uno degli hot-spot del turismo mondiale, fra Cheope e Chefren.
(Fonte: Reporter Gourmet) Secondo lo chef Giorgio Diana, il mercato sembra pronto per un degustazione senza carta, nelle formule da 4, 6 o 8 portate, rigorosamente stagionali, al prezzo di 35, 50 e 65 euro senza wine pairing. I coperti sono una quarantina, i cuochi addirittura 16, più 4 lavapiatti, in gran parte arabi. “Vogliamo proporre una nuova interpretazione del cibo, nel rispetto delle tradizioni locali, ma al passo con la contemporaneità. Oriente significa wagyu, coriandolo, wasabi, soia. In Egitto ho scoperto prodotti straordinari, sconosciuti o snobbati in patria. Per esempio le lumache del deserto, che prosperano vicino al laghi naturali e sono un po’ più grandi delle nostre; gli asparagi selvatici e certi gamberi di fiume che sembrano aragoste; la yucca, una palma in miniatura che qui non pensavano fosse commestibili, le anatre e tanta altra roba. Anche se il grosso continua ad arrivare dall’Italia e dal resto del mondo, come il dentice glacier 51, che vive alla profondità di 2000 metri e ha carni bianchissime”.
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