Il Consorzio nazionale abiti e accessori usati (CONAU) ha siglato un accordo con l’omologa associazione tunisina (Connect Gl Friperie) per valorizzare, attraverso il riuso e il riciclo, gli scarti tessili e gli abiti usati.
(Fonte: Info Africa) A segnalarlo sono i media specializzati, dai quali si apprende che l’intesa si propone di valorizzare la gestione integrata tra i sistemi Italo-tunisini di economia circolare della filiera del fine vita dell’abbigliamento usato rendendone più trasparente e tracciabile la commercializzazione. Secondo quel che viene reso noto, l’intesa è stata promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO), interessata a valutare le ricadute occupazionali in Tunisia dell’economia circolare della filiera del fine vita degli scarti tessili e della frazione tessile dei rifiuti urbani. In base all’accordo, la valorizzazione avverrà in coerenza con la gerarchia europea della gestione rifiuti (riduzione e riuso, poi riciclo e infine recupero energetico e discarica) e garantirà circa il 50% di riuso e per la parte restante proporzioni variabili di riciclo per ottenere pezzame per la pulizia industriale e materiali isolanti e fonoassorbenti per il settore dell’industria automotive. Il settore tunisino degli scarti tessili è costituito da circa 50 aziende che trattano circa 150.000 tonnellate ogni anno.
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