Importante intervento dell’Ambasciatore Fayiz Khouri al forum dell’ANSA: “Da noi moderazione e equilibrio”.
(Fonte: ANSA) “Dall’inizio della guerra in Siria la Giordania ha accolto oltre 1,3 milioni di siriani”. Un peso straordinario che la monarchia hashemita ha potuto sostenere ”in maniera adeguata, grazie agli aiuti dei nostri partner e alle organizzazioni internazionali”. La situazione resta però molto complessa perché grazie alle risorse che riceviamo non arriva a coprire il 50 per cento di quanto necessitiamo per sostenere i rifugiati presenti sul nostro territorio”. In una regione devastata da guerre e caratterizzata da una forte instabilità, la Giordania resta un Paese relativamente tranquillo. La ricetta, spiega, è quella di essere ”un Paese moderato, dove la monarchia ha saputo posizionare la Giordania in maniera equilibrata sullo scacchiere internazionale”. Pur non avendo risorse di rilievo ”siamo riusciti a investire molto nei settori dell’educazione, della salute, della sicurezza, della coesione nazionale. Una scelta che ha pagato in termini di pace e stabilità”. A sostenere l’economia del piccolo Paese, ancora oggi è il turismo ”che ha sempre rappresentato circa il 12-15 per cento del nostro Prodotto interno lordo. Oggi siamo al 10-11 per cento. E vorremmo ritornare a questi livelli”. E il flusso di arrivi dall’Italia nei primi 4 mesi del 2018 è in forte aumento, sottolinea. Con Roma l’intesa è eccellente. ”L’Italia è il nostro secondo partner commerciale in Ue (la Germania è il primo)”. Dall’hi-tech all’agroalimentare, l’Italia vende molto più di quanto la Giordania non esporti verso il Belpaese. ”Il nostro obiettivo – conclude è di incrementare le nostre esportazioni. In particolare nel campo agroalimentare, ma anche i nostri scambi culturali”.
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